Campionati Italiani Giovanili Darfo Boario Terme: i successi Filippo Cettolin, Thomas Martinelli e Andrea Endrizzi chiudono la rassegna tricolore 2022

DARFO BOARIO TERME (BS) – La chiusura è di quelle da ricordare. Uno sprint a quattro tra tre dei giovani più vincenti dell’ultimo quadriennio e il campione italiano uscente Ivan Toselli, lanciatosi all’attacco a 20 km dall’arrivo.

È questa la fotografia agonistica dei Campionati Italiani Giovanili di Darfo Boario Terme, che hanno visto oltre 700 speranze del ciclismo contendersi sei titoli italiani.

Le ultime tre maglie tricolori sono state vinte dall’esordiente veneto Andrea Endrizzi, che ha portato a termine una fuga solitaria di 20 km, dal beniamino di casa Thomas Martinelli, capace di regolare nel finale i due compagni di fuga, e dall’allievo Filippo Cettolin, il quale ha vinto il primo titolo italiano su strada lasciandosi alle spalle Andrea Bessega ed Elia Andreaus.

«Un finale incredibile che ci ripaga delle nottate in bianco, delle preoccupazioni e degli sforzi organizzativi profusi in questi mesi», afferma Ezio Maffi, presidente dell’Associazione Sporiva Boario. «Se ieri ero contento di quello che avevamo visto, oggi mi sono divertito ancora di più, con tre gare entusiasmanti e in cui non si è assistito a nessuna volata a gruppo compatto. È questo tipo di gare che ci ha spinto e ci spinge ad alzare sempre l’asticella, sia a livello di sicurezza e organizzazione sia a livello di copertura mediatica».

Prima di pensare a cosa organizzare e migliorare in futuro, doveroso un ringraziamento a chi ha reso possibile questa edizione.

«La mia squadra di lavoro ha un grande entusiasmo, tanto che i volontari che ci hanno messo a disposizione tempo ed energie sono i primi a dare la disponibilità anche per il futuro. Senza contare gli amici sponsor, che ci hanno scortato in questi dieci anni di viaggio».

 

ESORDIENTI 1° ANNO – Grande attesa per la prova degli Esordienti classe 2009, che vede al via 118 ragazzi provenienti da tutta Italia. Occhi puntati sulla Lombardia, forte di 18 ragazzi di cui molti già andati più volte a bersaglio, ma ben strutturati sono anche le squadre del Veneto, della Toscana e del Piemonte, senza dimenticare le Marche, che schiera i gemelli Filippo e Tommaso Cingolani, protagonisti su strada, nel cross e nella mtb.

Il primo sussulto della gara, che con i suoi 39 chilometri e il duplice passaggio su via Erbanno ricalcava quello della prova delle donne esordienti, lo regala il toscano Leonardo Pavi Degl’Innocenti, che prova ad allungare in testa al gruppo dopo una manciata di chilometri. Ed è ancora il toscano che, al 18° km, si trova in testa con un corridore del Veneto: Andrea Endrizzi, già otto volte sul podio in questa sua prima stagione tra gli Esordienti.

Sembra un affondo per stanare gli altri Comitati, e invece Endrizzi tira dritto. Il giovane di Marostica prima stacca il compagno di avventura sulla prima scalata di via Erbanno, poi si lancia tutto solo negli ultimi 17 km. Nessun tentennamento per lui, al contrario del gruppo che, complice il controllo dei compagni del fuggitivo, non riesce a organizzare un minimo di inseguimento.

Gli ultimi chilometri diventano una passerella per il corridore veneto, che regala al suo comitato la terza maglia tricolore su quattro gare sinora disputate. Alle sue spalle, sull’Erbanno si scatena Tommaso Cingolani, che guadagna una manciata di metri sul plotone e ad artigliare una comunque preziosa seconda posizione. Terzo posto per il campione veneto Giovanni Pasin, che ha regolato la volata del primo drappello inseguitore.

«Non potevo aspettare la volata perché mi avrebbero preceduto in tanti, così ci ho provato e mi è andata veramente bene», afferma il vincitore Andrea Endrizzi, che ha iniziato a praticare ciclismo solo da G4. «Quando ho visto Leonardo allungare mi sono riportato alla sua ruota, sperando che fosse la mia occasione. Poi sulla salita dell’Erbanno sono rimasto solo. Ma a quel punto i giochi erano fatti: non restava altro da fare che pedalare il più forte possibile».

 

ESORDIENTI 2° ANNO – Tanti i pretendenti al successo tra gli esordienti classe 2008, anche di diversi Comitati: tra i 122 al via i plurivincitori lombardi Cristian Mazzoleni e Marco Zoco (campione regionale) al campione uscente, il trentino Brandon Fedrizzi; senza dimenticare chi guida le classifiche nazionali, il piemontese Gregorio Acquaviva, con il conterraneo Nicola Cerame.

E, dopo una prima tornata ad alta velocità, il primo a tastare il polso agli avversari è proprio Gregorio Acquaviva, che allungato sul primo dei tre passaggi sullo strappo di via Erbanno. Il gruppo si allunga, ma torna compatto nelle successive fasi in pianura. Fa ancora più male il forcing dello scalatore Fedrizzi sul secondo passaggio in salita, con il plotone che si sfalda in più tronconi. Restano in sette davanti, ma ancora una volta davanti non si trova l’accordo e il gruppo torna compatto. Ed è in questo momento che Nicola Padovan e Thomas Martinelli colgono l’attimo. Ottima la loro azione, con gli inseguitori che non sembrano essere in grado di reagire. Intuendo il pericolo, Leonardo Zanandrea si lancia all’inseguimento della coppia, riuscendo con uno sforzo enorme a rientrare qualche chilometro più tardi.

Con due veneti come compagni di fuga, sembra che il destino di Martinelli sia segnato. E invece il ragazzo di Tavernola continua imperterrito a scattare, fiaccando prima Padovan e poi Zanandrea, costretti alla resa sull’ultimo strappo prima dell’arrivo. E la notizia del portacolori del Gs Ronco da solo al comando fa esplodere il boato sul rettilineo d’arrivo, su cui Martinelli piomba da solo cogliendo la sua prima, incredibile vittoria nel biennio tra gli Esordienti.

«Oggi è stata la gara che volevo, la migliore che abbia mai fatto; alla fine la stanchezza era tanta e avevo il polpaccio che mi faceva male, ma non ho mollato nulla, rischiando anche in discesa», afferma il vincitore Thomas Martinelli. «Era da qualche settimana che pedalo molto bene, tanto che domenica scorsa ho chiuso al quarto posto superando tanti atleti forti, quindi nel finale ho pensato solo a menare, senza pensare troppo alla tattica. Devo ringraziare il Gs Ronco e Ivan Sandrini, che mi hanno permesso di arrivare qui in forma e con la giusta mentalità, anche se la dedica è tutta per mio nonno, una persona che è sempre stata al mio fianco e oggi mi segue da un altro luogo, ma mi è sempre vicino».

 

ALLIEVI – Il tracciato che aveva esaltato nel 2015 Andrea Bagioli attende 148 allievi; tra questi alcuni atleti già a segno questa stagione: il comasco Nicolas Travella, il piemontese Tommaso Bosio, il Veneto con Cettolin, il friulano Bessega, Viezzi e Montagner, ma anche il ligure Basso, con i trentini Stenico, Magagnotti e Andreaus tra gli indiziati per il successo.

Ad accendere la corsa, però, è il laziale Ivan Toselli, che vuole riportarsi a casa la maglia tricolore già conquistata a sorpresa a Chianciano Terme nel 2021.

Spettacolare l’attacco del portacolori de Il Pirata Official Team, che fino a dieci chilometri conduce in solitaria la gara.

Ma, conoscendo la forza di Toselli, il gruppo non sta a guardare e si lancia all’inseguimento. Il Friuli, con Bessega e Montagner, il Veneto, con Gerotto e Cettolin, e il Comitato provinciale di Trento, con Magagnotti, Andreaus e Stenico, cercano di riportarsi sul fuggitivo. In tre riescono nell’intento: Filippo Cettolin e Andrea Bessega, ai piedi dell’ultima salita, ed Elia Andreaus, che riesce nell’aggancio in vista dell’ultimo chilometro.

Saranno loro quattro a giocarsi il successo, con il trevigiano Cettolin che vince il suo primo titolo italiano su strada anticipando Andrea Bessega e uno sfinito Andreaus. Quarto e onore delle armi per il generoso Toselli.

«È stata una bellissima gara, in cui come Comitato Veneto ci siamo mossi come un vero team: volontà, voglia di sacrificarsi, spirito di squadra. Così siamo riusciti a vincere quattro titoli su sei prove e così io sono riuscito a impormi in questa gara. Merito dei tecnici, e merito ai miei compagni del Veneto, che mi hanno permesso di evadere dal gruppo e riportarmi su Ivan Toselli, che ha messo in difficoltà il gruppo».

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